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GLI ALLIEVI LORENZO ANZILUTTI E MADDALENA ARMELLINI DELL’ “UCCELLIS” premiati al Concorso "Sergio Sarti"

Grande soddisfazione ha suscitato al Liceo Classico Europeo “Uccellis” di Udine la significativa affermazione degli allievi Lorenzo Anzilutti (classe 5^A) e Maddalena Armellini (classe 4^C), che si sono classificati - rispettivamente - al primo e al secondo posto, per la sezione riservata agli allievi esterni, nella quinta edizione del Premio “Sergio Sarti”, concorso di Filosofia organizzato dall’Associazione “Gli Stelliniani” di Udine in collaborazione con il Liceo Classico “J. Stellini”, aperto a tutti i Licei Classici e Scientifici della Regione Friuli Venezia Giulia e incentrato quest’anno sulla stesura di un elaborato sulla figura di Socrate.

L’assegnazione del premio è avvenuta nell’aula magna dello “Stellini” nel corso del memorabile evento finale del Progetto “Diritto e Giustizia 2009”, realizzato in collaborazione con l’Unione Giuristi Cattolici Italiani di Udine e Gorizia: una riedizione del processo a Socrate, con gli interventi dell’avvocato Gabriele Damiani, del docente di Storia e Filosofia Daniele Picierno (Liceo “Stellini”), dell’avvocato Paolo Moro (Università di Padova) e del magistrato Oliviero Drigani.

Un vivo apprezzamento per gli elaborati dei due allievi dell’”Uccellis”, con particolare riferimento alla proprietà e originalità del linguaggio, è stato espresso dalla professoressa Maria Mittiga (Liceo “Stellini”), membro della Commissione giudicatrice, nel dare atto delle motivazioni dei rispettivi premi.

Con accenti simili il Dirigente Scolastico dell’Educandato “Collegio Uccellis”, professoressa Maria Letizia Burtulo, ha elogiato la qualità e il valore di esempio per tutti che certi allievi sono in grado di esprimere e rappresentare.

E al loro insegnante di Filosofia, professor Claudio Freschi, è venuto in mente ciò di cui parla proprio Socrate nel dialogo “Teeteto” di Platone: la capacità di determinati alunni di attivare le loro risorse, di fare creativamente tesoro degli stimoli ricevuti, fino a trovare e generare da se stessi “molte cose e belle” , nel cuore di un apprendimento inteso come appassionata e incessante ricerca.