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“CARNEVALE CIVICO STUDENTESCO” ALL’UCCELLIS

Antica cerimonia veneziana contro i vizi della nostra società.

Singolare cerimonia all’”Uccellis”. Decine di torri di cartone associate a vizi ed abusi della nostra società sono state abbattute nel cortile del chiostro sede della scuola, l’ultimo giorno di Carnevale. Oltre un centinaio di alunni delle Medie ha così attualizzato un’antica cerimonia veneziana risalente al 1162, rispolverata dieci anni or sono dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”: essa prevedeva l’abbattimento di dodici sagome di castelli simboleggianti la prepotenza dei potenti del Friuli divenendo archetipo poi della grande rivolta popolare friulana del Giovedì Grasso 1511. L’iniziativa, promossa dal prof. Alberto Travain, ha mobilitato l’entusiastica partecipazione di alunni, insegnanti ed educatori di tutta la scuola nella prospettiva di una riflessione su valori e disvalori civili e culturali moderni.

Qui di seguito riportiamo i discorsi degli oratori.

Cari coordinatori, insegnanti, educatori, compagni! Noi della Classe 1^ A abbiamo eretto 12 torri per ricordare un’antica cerimonia del Carnevale veneziano in cui era previsto l’abbattimento di 12 sagome di castelli che rappresentavano la prepotenza dei potenti del Friuli. Su ogni torre abbiamo scritto dunque il nome del sentimento o negatività che vorremmo abbattere. Riprendendo questa antica tradizione noi desideriamo rendere omaggio ai nostri antenati, a chi ci ha preceduti in questo nostro angolo o meglio in questo nostro crocevia di mondo. Abbiamo custodito nei nostri cuori questa festa che porta allegria e che fa sognare. Noi della 1^ A condanniamo l’INVIDIA, l’INIMICIZIA, la MANCANZA DI RISPETTO, la SUPERBIA, la STUPIDITÀ, la VIOLENZA, la GELOSIA, i LITIGI, la PREPOTENZA, il TRADIMENTO.

Professori, educatori, carissimi nostri compagni! Ci troviamo oggi a ricordare un’antica tradizione veneziana che veniva celebrata dal doge di Venezia, il quale con un bastone distruggeva dodici castelli di legno che volevano rappresentare la prepotenza dei potenti del Friuli. Nel 1511 si passò dal rito alla realtà: i contadini friulani presero d’assalto i castelli della nostra regione. Ricordando quelle tradizioni, noi tutti, alunni della 1^ C, vogliamo abbattere simbolicamente, distruggere,  almeno a carnevale, quelle che sono secondo noi le prepotenze di questo mondo! Noi della 1^ C condanniamo l’ESCLUSIONE, la FALSITÀ, la CORRUZIONE, il DISPREZZO,  l’INIMICIZIA, la DISCRIMINAZIONE, l’INVIDIA, la VIOLENZA.

Professori, educatori, compagni! Una volta all’anno, a Carnevale, possiamo immaginare di fare per scherzo ciò che nella vita di ogni giorno non possiamo fare. A Carnevale i ruoli s’invertono e la fantasia diventa realtà. Noi alunni della 3^ A abbiamo deciso, perciò, d’impiegare il periodo del Carnevale per gridare tutta la nostra contrarietà alle tante ingiustizie che vorremmo fosse possibile eliminare dalla società. Ci troviamo anche oggi riuniti in questo chiostro di Santa Chiara, storica sede della nostra scuola, per festeggiare un Carnevale che non è affatto un Carnevale qualunque, ma, in qualche modo, un ritorno alle origini attraverso il recupero di una cerimonia dell’antico Carnevale veneziano che prevedeva l’abbattimento di dodici sagome di castelli simboleggianti la prepotenza dei potenti del nostro Friuli. Noi oggi sfoghiamo la nostra rabbia contro queste torri che chiamiamo a rappresentare le cose negative della nostra società impegnandoci tutti a far sì che esse abbiano fondamenta sempre più deboli per cui possano effettivamente, nella realtà, cadere da sole! Noi vorremmo “abbattere” l’ignoranza, la gelosia, l’invidia, la discriminazione, la frode sportiva, la prepotenza, il bullismo, la cattiveria, la derisione, la falsità, le malattie, l’ingiustizia.